Ieri, nella tappa milanese di ArtLab17 abbiamo parlato con Luigi Morgano, membro della Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo, Luca Celi, presidente di Cofidi e Marco Ratti, responsabile investimenti di Banca Prossima.
Siamo partiti dalla valutazione dei beni immateriali e dal principio contabile 24 per affermare come pur non potendo trovare espressione in bilancio l’asse immateriale debba essere comunicato all’esterno anche in funzione della sua ‘bancabilitá’ ossia del suoi sfruttamento per il finanziamento e lo sviluppo delle imprese culturali e creative.
Abbiamo parlato di bilancio sociale, garanzie, regolamenti europei, proposte di legge sulle ICC, revisione del terzo settore, valutazioni e affidabilità. Una bella discussione da cui è anche emerso che, certamente, servirà uno sforzo da parte di tutti (operatori e imprese culturali, sistema finanziario e, diciamolo, anche dei commercialisti che in questa catena sono nel centro) affinché il settore culturale e creativo l’Italia possa definitivamente crescere al di là dei numeri che già è in grado di sviluppare.
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