Nel nuovo rapporto di Federculture le nostre proposte di riforma fiscale

Nel nuovo rapporto di Federculture le nostre proposte di riforma fiscale

Il 26 ottobre BBS-Lombard ha partecipato alla presentazione del 19° Rapporto Annuale 2023 di Federculture presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Nel Rapporto 2023 trovano spazio le proposte di riforma fiscale per il settore culturale che abbiamo elaborato per Federculture e che sono tuttora di grande urgenza e attualità, come ha ricordato il presidente Andrea Cancellato nel discorso introduttivo.

Infatti, i dati sul consumo culturale italiano riportati nella prima parte del Rapporto dimostrano che la fruizione culturale nel 2022 è ben al di sotto dei livelli pre-pandemici in ogni settore dell’intrattenimento culturale e ricreativo.
-45% per i concerti di musica, -40% per il teatro, -37% per il cinema, le discoteche e le balere, -34% per i concerti di musica classica, -29% per musei e mostre, -24% per siti archeologici e spettacoli sportivi, -2% per la lettura (fonte: elaborazioni Federculture su dati ISTAT). Tuttavia, qualche segnale positivo esiste e fa ben sperare. Nel 2022 la spesa mensile delle famiglie è aumentata dell'8,7% rispetto al 2021 e il capitolo di spesa per ricreazione, sport e cultura è il secondo capitolo di spesa per entità di aumento rispetto all’anno precedente (+15,9%, fonte: stime ISTAT)Questo è un segnale che gli italiani scelgono ancora di spendere in cultura e il Legislatore potrebbe stimolare ulteriormente i consumi culturali introducendo misure fiscali quali la detraibilità delle spese culturali alla pari delle spese mediche e un’aliquota IVA ridotta per tutti i beni e i servizi culturali.

Per quanto riguarda i finanziamenti al settore culturale, la spesa pubblica è cresciuta nel 2022: il bilancio del MiC ha visto un aumento del 45% rispetto al periodo pre-pandemia (Fonte: elaborazione Federculture su dati MiC, MEF). Tuttavia, rimaniamo sempre negli ultimi posti tra i paesi dell’Unione Europea per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura rispetto al PIL: la media europea è dello 0,5%, mentre il valore italiano si attesta allo 0,3% (Fonte: elaborazione Federculture su dati Eurostat, National accounts)Per questo è importante incrementare i fondi pubblici destinati alla cultura: la proposta è quella di dotare il MiC di un fondo alimentato dal 3% degli stanziamenti previsti per le infrastrutture secondo l’art.60 della legge 289/2002 e dalla quota che le amministrazioni pubbliche sono obbligate a destinare alle opere d’arte nella costruzione di edifici pubblici secondo la cosiddetta “legge del 2%”.

Per quanto riguarda i finanziamenti privati, l’Art Bonus si conferma il principale strumento di sostegno alla cultura: anche nel 2022 le erogazioni liberali sono aumentante, raggiungendo la quota cumulativa di 757 milioni di euro (Fonte: elaborazione Federculture su dati Ales spa). Ampliare e rivedere l’agevolazione fiscale dell’Art Bonus sembra, quindi, fondamentale per sfruttare appieno le potenzialità di questo strumento che si sta rivelando molto efficace.

Non dobbiamo infatti, dimenticare che, come riportano i dati di Federculture, il settore culturale è una delle eccellenze italiane: gode di grande riconoscimento internazionale e diventa un driver di sviluppo economico per il territorio. Tra i dieci siti più visitati al mondo, quattro sono nel nostro Paese: il Colosseo (al 1° posto della classifica con quasi 10 milioni di visitatori nel 2022), i Musei Vaticani (al 3° posto), le Gallerie degli Uffizi (al 5° posto) e il Parco archeologico di Pompei (al 10° posto) (fonte: elaborazione Federculture su dati “The Art Newspaper”, “Il Giornale dell’Arte”). La cultura ha trainato la ripresa del turismo nel 2022 in Italia: infatti, la spesa dei turisti internazionali legata alle visite alle città d’arte è in forte crescita ed è il segmento di spesa più ampio, rappresentando quasi il 17% della spesa totale (Fonte: elaborazione Federculture su dati Banca d’Italia).

Governo e Parlamento concordano sulle misure proposte e stanno lavorando per darne attuazione, come hanno dichiarato il Sottosegretario al Ministero della Cultura Gianmarco Mazzi e il presidente della VII Commissione della Camera dei Deputati Federico Mollicone. Perché sostenere lo sviluppo di questo settore è un obbligo non solo morale ma anche strategico, per promuovere uno sviluppo sostenibile che muova dai settori del turismo e dell’industria creative-driven. 

Per leggere le proposte si rimanda al seguente link: https://www.bbs-lombard.com/6-proposte/