FAQ Gallerie: La pubblicazione di immagini e la SIAE

FAQ Gallerie: La pubblicazione di immagini e la SIAE

Nell'ambito della nostra attività di consulenza alle gallerie, supportiamo gli operatori del mercato dell'arte nella risoluzione di questioni legate all'Iva, alla Siae, all'antiriciclaggio, alle normative nazionali e internazionali.  Sul nostro sito raccogliamo alcune delle domande più frequenti che ci vengono poste.


Quanto deve pagare una galleria per l’utilizzo di un’immagine di un’opera d'arte figurativa di un artista rappresentato dalla SIAE? E come ottenere dalla SIAE la liberatoria per la pubblicazione?

Il testo di riferimento è il Compendio delle norme e dei compensi per la riproduzione di opere delle arti figurative redatto dalla Siae. I compensi variano a seconda della tipologia di pubblicazione e della tiratura.

La liberatoria  per la pubblicazione può essere richiesta per via telematica sul sito SIAE nella sezione dei Servizi On Line (SOL) per Utilizzatori, attivando il Portale Arti Figurative.

La richiesta di autorizzazione va presentata con opportuno anticipo rispetto alla realizzazione del progetto:

  • per le utilizzazioni per le quali non è previsto il benestare preventivo degli aventi diritto: almeno 30 giorni prima;
  • per le utilizzazioni per le quali è previsto il benestare preventivo degli aventi diritto: almeno 60 giorni prima.

Ricevuta la richiesta, SIAE invia al richiedente una proposta di autorizzazione, indicando le condizioni economiche e i termini di utilizzo cui viene subordinata la concessione della stessa.

Entro 30 giorni dalla ricezione della proposta, il richiedente potrà aderire alla stessa ed effettuare il pagamento del compenso previsto, alla ricezione del quale sarà rilasciata l’autorizzazione. A tale riguardo non saranno consentiti pagamenti parziali.

Nella sezione Penali (punto 1.10 del Compendio) si legge che "In caso di violazione degli obblighi dell’Utilizzatore previsti dall’art. 1.3 ai punti da 1 a 9 (compreso) e 12, SIAE applicherà una penale da una a due volte i diritto dovuti”.